“Abbiamo presentato oggi una proposta di legge per autorizzare la Giunta regionale ad acquisire i crediti delle imprese pugliesi, maturati si immobili ubicati in Puglia, con il “superbonus 110 per cento. Un aiuto al settore edilizio, ossia un settore ad alta densità di posti di lavoro e in grado di assicurare migliaia di piatti a tavola.”
Lo comunicano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i Consiglieri Sergio Clemente e Ruggiero Mennea capogruppo, e il Consigliere del PD Vincenzo Di Gregorio.
“Subito in Commissione e poi in aula è la nostra speranza.
La proposta di legge fa derivare dall’acquisizione dei crediti un utilizzo diretto in compensazione da parte della Regione, a valere sui tributi e contributi versati dalla stessa, dai suoi enti e dalle sue società strumentali e dall’intero comparto sanità cui impartisce le relative direttive ai fini dell’attuazione della presente legge.
Per far ciò la Giunta regionale dovrebbe deliberare, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, gli istituti di credito possessori di crediti di imposta generati dagli interventi effettuati e regolamenta i criteri e le modalità di acquisto di tali crediti.
I criteri generali della deliberazione dovrebbero essere improntati a: valutazione della consistenza della propria capacità di compensazione annua mediante modello F24, unitamente a quella degli enti e delle società strumentali e quella del comparto sanità; indicazione delle modalità per contrarre con uno o più istituti di credito, con durata pluriennale, che prevedano da partedella Regione l’acquisto annuale di crediti di imposta relativi a interventi dagli istituti di credito, limitatamente alle rate dei crediti immediatamente utilizzabili in compensazione mediante modello F24 nel corso dello stesso anno solare in cui ha luogo l’acquisto; subordinazione dell’acquisto all’avverarsi di una duplice condizione: che gli istituti di credito rilascino alla Regione la liberatoria attestante l’avvenuta effettuazione dei controlli circa la regolarità del credito; che gli istituti certifichino la derivazione del crediti ceduti alla Regione da interventi di efficientamento energetico effettuati ad opera di imprese con sede operativa in Puglia e per interventi realizzati su immobili ubicati nel territorio pugliese.
L’acquisto dei crediti dovrà avvenire ad un prezzo non superiore al valore nominale del credito. Eventuali economie derivanti da acquisti effettuati a un prezzo inferiore al valore nomina- le dei crediti di imposta sono accantonati in un apposito fondo a copertura delle spese gestionali dell’operatività della procedura e di eventuali rischi di negoziazione.
Gli istituti di credito dovranno garantire, attraverso apposita clausola contrattuale, il buon fine del credito e fornire idonea garanzia anche nei confronti di qualsivoglia evento che dovesse determinare la non sussistenza, ovvero l’inutilizzabilità del credito in compensazione da parte della Regione.
Gli istituti di credito dovranno infine garantire, conapposita clausola contrattuale, l’immediato reimpiego della propria capienza fiscale liberata attraverso la cessione dei crediti di imposta alla Regione, nell’acquisto, a condizioni di mercato, di ulteriori crediti di imposta relativi ad interventi di cui all’articolo 119 del decreto legge n. 34 del 2020, riguardanti interventi su immobili ubicati in Puglia ed effettuati da impresedetenute per intero da soggetti aventi residenza o sede legale in Puglia da almeno tre anni.”