Dichiarazione del Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati e del capogruppo Ruggiero Mennea, con riferimento all’impugnazione della norma c.d. salva-legislatura, introdotta a scrutinio segreto con la legge di bilancio per il 2023.
“Il disegno di Emiliano per ammazzare o piegare alla sua volontà la carriera politica di Decaro, è sospettato d’incostituzionalità.
Eppure avevamo avvertito tutti i colleghi con toni accorati, compresi quelli del centrodestra che si prestarono a realizzare il disegno politicista di Emiliano e quelli che chiesero il voto segreto per consentire di nascondere nell’anonimato l’atto di scempio istituzionale.
Con le istituzioni non si può giocare. Sono ormai scoperte le modalità usate dal Emiliano per resistere asserragliato nel suo sistema di potere, ma noi siamo prima di tutto cittadini e denunceremo il califfato e gli ostacoli posti al normale fluire della democrazia e delle sue regole d’alternanza.
È l’ora di rompere il silenzio – commentatori, partiti, sindacati, associazioni di categoria, di cultura, di sport, svago, tradizioni ecc.. – perché tacere può assumere il significato di complicità. E chi si sarà reso silente, quindi complice, non potrà dire “io non c’ero e se c’ero non me n’ero accorto”.
La Regione Puglia è affetta da gravi problemi su questione morale e inconcludenza nella maggior parte delle risposte da dare ai problemi. Non possiamo condurre in solitudine, né riusciremmo, una battaglia che riguarda tutti. Certo, ci fa piacere osservare la solidarietà sempre crescente dei cittadini sulle nostre iniziative di merito, ma ora abbiamo bisogno di sostegno e aiuto dalle persone dotate di energia per accendere un cambiamento.
Noi continueremo imperterriti la nostra battaglia e attendiamo di stringere altre mani che come noi intendano indirizzarsi verso il buon governo, pur tra umani errori e mancanze”.