“Abbiamo presentato oggi una proposta di legge per restituire ai comuni la piena titolarità del servizio rifiuti, assegnandogli dunque il potere di nominare il Direttore generale di AGER e quindi governare per davvero il settore senza balie o badanti. E tutto questo anche per rendere conforme a legge il procedimento di pubblicizzazione avviato e organizzato in nome dei comuni, peraltro ignari, ma in realtà fondato sulla volontà di controllo assoluto di un DG nominato da Emiliano, ossia una privatizzazione.
Sull’argomento rifiuti c’è troppa ansia da prestazione è più d’una opinione per non confessare il vero intento di commissariamento ulteriore dei comuni.
Poiché noi sosteniamo, invece, una società interamente pubblica, detenuta dai comuni come titolari del servizio e perciò in linea con la legge, abbiamo depositato oggi una proposta di legge per assegnare ai comuni la nomina del DG di Ager, riservandoci nel corso del percorso legislativo ulteriori proposte per differenziare il governo, la regolamentazione e la gestione del servizio, così da evitare le gravissime sovrapposizioni tra controllore e controllato.
Messa così l’operazione in corso diventa condivisibile anche per noi, perché si accorda con la legge statale, senza aggiramenti, senza frettolosi tentativi di elusione normativa e realizza la missione di AqP-Aseco, ideata dal governo Vendola e in parte portata avanti da noi anche con incarichi in quella Giunta, in tempi in cui i sostenitori odierni della finta pubblicizzazione buttavano ancora le carte per terra.
E ora due domande ai comuni o a quei pochi sindaci che avallano la soluzione così come proposta sinora: sono più interessati alla società pubblica o che a gestirla sia Grandagliano in nome e per conto di Emiliano? Sono interessati per davvero a tornate titolari reali del servizio e quindi avere il potere di nominare il DG di Ager, per la finalità di realizzare gli impianti e ridurre i costi, o pure per loro l’essenziale è la gestione di Emiliano-Grandagliano?
Tutto qui è il nodo. Non giriamoci attorno, sprecando parole e magari rappresentandoci come sepolcri imbiancati.
Noi stiamo dalla parte dei comuni, dell’impiantistica pubblica e della pubblica amministrazione che si dimostra in grado di realizzare gli impianti, senza soggiacere a nessun tipo di ideologia. Ci posizioniamo in questo punto e attendiamo pazienti di essere raggiunti”.